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Giovanni Leone replica all’avv. Di Benedetto: “L’intero Gruppo Misto fa opposizione”. Poi l’affondo: “Che fine ha fatto il suo interesse per la liberalizzazione delle acque madri e dei fanghi?”

MARGHERITA DI SAVOIA - «Egregio Direttore, intervengo nel dibattito politico locale con diritto di replica all’articolo pubblicato a firma dell’avv. Pietro Di Benedetto (leggi, ndr). Ciò che ho letto mi ricorda metaforicamente il Grillo Parlante, che ogni tanto esce dal guscio dorato in cui vive e spara a zero su tutto e tutti, facendo di tutta l’erba un fascio.

Avv. Di Benedetto, così non vale! Lei sbaglia nell’affermare che l’unico consigliere a fare opposizione in seno al nostro consiglio comunale sia il sig. Emanuele Quarta, componente, insieme al consigliere Francesco Pestillo e al sottoscritto, del Gruppo Misto di cui mi onoro essere il capogruppo.

Credo che gli impegni romani le abbiano impedito di seguire i tanti dibattiti, le discussioni e talvolta le urla (non dipese da noi, sia chiaro) che hanno contraddistinto i consigli comunali di questa consiliatura. Consigli comunali ai quali il sottoscritto ha partecipato nell’interesse esclusivo della collettività, restando fieramente, nel rispetto del mandato elettorale, nei confini dell’opposizione all’attuale maggioranza.

Le sue affermazioni avventate trasmettono un falso messaggio all’opinione pubblica, facendo sembrare che il consigliere Quarta sia l’unica persona a difendere la legalità, mentre gli altri sarebbero inclini al trasformismo o sottomessi ai voleri della maggioranza. Bene, avv. Di Benedetto, questo ci offende profondamente; offende il lavoro del Gruppo Misto, svolto esclusivamente nell’interesse della città, che dai banchi del consiglio comunale promuove quello spirito di partecipazione alla vita politica che da tempo non si vedeva nel nostro paese.

Quel dibattito politico non deve essere inteso come uno scontro tra lobby che si contendono una posta in palio, ma come un’occasione per dare voce a tutti coloro che non l’hanno, per fornire risposte ai problemi e per promuovere la tutela dell’interesse generale.

Lo stesso interesse generale che per qualche settimana l’ha vista protagonista di una battaglia per la liberalizzazione delle acque madri e dei fanghi, con tanto di conferenza stampa sostenuta anche dalla mia persona (leggi, ndr), battaglia che lei ha “stranamente abbandonato”.

Mai mi sarei aspettato da un uomo che appartiene alla storia politica del nostro paese frasi di questo genere, del tutto gratuite, qualunquiste e immotivate, sicuramente irrispettose delle difficoltà che anche il consigliere Emanuele Quarta potrà, con onestà intellettuale, testimoniare di aver incontrato in consiglio comunale.

Tuttavia, essere garantista mi impone una riflessione. Credo che l’avversario politico vada sconfitto nelle urne e non attraverso l’uso di altri strumenti, come il continuo sventolare di una deriva giudiziaria, che spesso finisce per penalizzare anche i funzionari e gli impiegati comunali. Infatti, questi ultimi svolgono il loro lavoro come meri esecutori dell’indirizzo politico, cercando semplicemente di portare il pane a casa a fine mese.

Vorrei poter derubricare le sue considerazioni come figlie della sua scarsa attenzione ai lavori del consiglio stesso, per potermi, sicuramente interpretando il pensiero di tutto il Gruppo Misto, esimere dal fornirle una replica a difesa della dignità e dell’onorabilità delle nostre persone, che nulla hanno da chiedere e tanto hanno da dare alla politica cittadina

Dott. GIOVANNI LEONE (Capogruppo del Gruppo Misto)