TRINITAPOLI - Le Paralimpiadi di Parigi 2024 hanno evidenziato chiaramente cosa può rappresentare lo sport nella vita di una persona con problemi di salute. Non è solo un salutare strumento di socializzazione, ma è anche un addestramento quotidiano per superare disagi, limiti, sofferenze e isolamento. Un corpo privato del movimento, dell’udito o della vista viene arricchito e rincuorato da una grande forza di volontà, capace di far raggiungere record inimmaginabili.
Per noi spettatori, le gare paralimpiche sono state, invece, un’occasione per riflettere sui servizi di supporto che le nostre città offrono ai disabili, al fine di rendere la loro vita meno complicata. Le associazioni di volontariato trinitapolesi sono sempre in prima fila per facilitare relazioni, accompagnare e spesso trasportare i concittadini meno fortunati. Mancano, però, percorsi più agevoli e marciapiedi più scorrevoli, senza strutture mobili che impediscono il passaggio di sedie a rotelle.
Ci sono alcune città in Italia, come ad esempio Pesaro, che hanno avviato il Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche (P.E.B.A.), lo strumento individuato dalla nostra normativa di cui ogni comune dovrebbe dotarsi per monitorare, progettare e pianificare interventi finalizzati al raggiungimento di una soglia ottimale di fruibilità di edifici pubblici, strade, piazze, giardini ed elementi di arredo urbano.
A Trinitapoli c’è una struttura di cui andare fieri e che sta diventando un punto di riferimento di inclusione e accessibilità: la biblioteca di viale I Maggio.
Infatti, circa due anni fa, in una riunione del “Patto della Lettura”, convocata dal dott. Salvatore Guerra, componente della Commissione Straordinaria, fu approvata all’unanimità la proposta della Cooperativa Lilith med 2000 di partecipare al bando del PNRR per rimuovere le barriere fisiche e cognitive in musei, biblioteche e archivi. Senza alcun indugio, il progetto fu redatto dall’ufficio preposto del Comune e successivamente approvato e finanziato.
Pertanto, dopo l’inaugurazione dello scorso maggio, gruppi di lettori con handicap trovano nella biblioteca, ubicata in viale I Maggio, accoglienza in un ambiente ristrutturato a loro misura. In particolare, la riqualificazione della sede è stata integrata dalla rigenerazione delle aree ad essa circostanti, dalla ricostruzione dei marciapiedi, dalla creazione della rampa-marciapiede e dei posti macchina riservati a persone con disabilità, dal miglioramento energetico, dall’inserimento dei pannelli fotovoltaici, dall’adeguamento degli impianti e delle strutture antincendio e di videosorveglianza, dai percorsi in rilievo a pavimento, individuabili e percorribili anche da persone ipovedenti e non vedenti, che partono dall’esterno.
Inoltre, sono stati aggiunti nuovi arredi “accessibili”: bancone reference e librerie, nuovi computer, banco antropometrico e computer con tastiera KinderBoard, più un totem touchscreen interattivo. Insomma, un luogo dove si possono trascorrere interessanti pomeriggi di letture nell’ampia sala attrezzata per ragazzi e adolescenti.
Il paralimpico di Terlizzi Luca Mazzone, vincitore a Parigi della medaglia d’argento e della medaglia di bronzo, quando tornerà a Trinitapoli per presentare, come in passato, qualcuno dei suoi libri o per incontrare studenti e insegnanti, potrà parcheggiare ed entrare in biblioteca autonomamente con la sua sedia a rotelle, senza chiedere l’aiuto di nessuno.
È questo tipo di libertà che dobbiamo cercare di donare a chi viene condizionato dalla disabilità nei suoi movimenti.
ANTONIETTA D’INTRONO