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Acque e fanghi, Rutigliano: “Ecco perché l’amministrazione Marrano votò contro. Lodispoto blatera e non osserva”

MARGHERITA DI SAVOIA - «Per mia natura osservo, ascolto e archivio nella mente, e non solo, fatti ed avvenimenti che mi coinvolgono, con particolare riguardo alle vicende del mio amato Paese.

A causa di questa mia tara, non posso fare a meno di intervenire sulle ultime esternazioni del sindaco Lodispoto, avvezzo alla mistificazione della realtà.

Primo Levi diceva: “Non è lecito dimenticare, non è lecito tacere. Se noi taceremo, chi parlerà? Non certo i colpevoli e i loro complici.”.

In qualità di Presidente del Consiglio, durante l’Amministrazione Marrano, ho gestito i lavori consiliari per la trattazione dell’accapo proposto dai consiglieri comunali dell’ex Movimento Schittulli avente ad oggetto “DELIBERA ATTUATIVA DEL PROCESSO DI LIBERALIZZAZIONE DELLE RISORSE TERMALI. RICHIAMO DELLE DELIBERE DI C.C. N.38 DEL 13.12.2010 E N.32 DEL 23.5.2014”.
L’accapo non fu approvato con il seguente esito della votazione: contrari n.9 consiglieri di maggioranza, compreso il voto del sottoscritto, n.4 astenuti (Piccolo, Cusmai, Galante, Lodispoto) e n.4 favorevoli (Lamonaca, Ippolito, Barra, Galiotta).

Ricordo che la discussione sull’accapo si incentrò essenzialmente sull’opportunità o meno di approvare l’accapo così come proposto, atteso che era pendente un contenzioso dinanzi al TAR Puglia tra il Comune e la società Terme Srl del quale si attendeva a breve l’esito. L’alea del giudizio, quindi, avrebbe consigliato di temporeggiare nell’approvazione della proposta di delibera e ciò veniva suffragato dal parere richiesto, prima della seduta consiliare, dallo scrivente e dal Segretario generale, all’avv. Antonio Guantario, difensore del Comune, il quale rilevava “che per la delicatezza della questione non sarebbe sbagliato attendere l’esito del giudizio pendente dinanzi al TAR”.

E fu così infatti che il TAR emise sentenza in data 19.2.2015 avverso la quale fu proposto gravame innanzi al Consiglio di Stato in data 22.6.2015.

Il sindaco blatera, non ascolta e non osserva e nel suo comunicato-pistolotto del 4 agosto u.s. che ha come unico scopo quello di sottolineare il voto contrario da parte della allora maggioranza, omette subdolamente di citare il motivo del voto contrario espresso.

Non solo! Come suo solito fare, dimentica intenzionalmente di citare la delibera consiliare n.32 del 2.5.2014, con la quale il Consiglio Comunale, amministrazione Marrano, approvava alla UNANIMITÀ DEI PRESENTI (n.17 su n.17), tra le altre cose, il riconoscimento della “esclusiva titolarità in capo al Comune di Margherita di Savoia, dei beni delle acque madri e fanghi ecc.”.

Ma a questo punto mi chiedo, per quale ragione il sindaco, invece di buttare bile verde sui “nemici” e non “avversari”, in quanto per lui chi non lo condivide sono “nemici”, non spiega ai cittadini i motivi del mancato mantenimento delle promesse sfoggiate nel suo programma elettorale?

Ricordo che il programma elettorale proposto dall’attuale amministrazione comunale, trasfuso nelle linee programmatiche approvate dalla maggioranza nella seduta del Consiglio Comunale del 25.7.2018, tra gli altri, riporta: “Permuta di alcuni immobili finalizzata al rinnovo del patrimonio. Realizzazione di un mercato coperto con tutti i servizi da realizzare all’interno del vecchio mercato coperto. Incentivazione dei giovani ambulanti locali. Ridurre il mercato settimanale a giovedì alterni a partire dal 15 giugno al 15 settembre di ogni anno. Ex Palazzo di Città. Legalità.”.

Quali di questi obiettivi sono stati raggiunti?

Per non parlare delle numerose delibere consiliari approvate in modo scriteriato; basti solo fare riferimento alla n.2/2022, ove il sindaco è stato delegato a sottoscrivere un accordo in cui il Comune vede svanire ogni possibilità di rivendicare la titolarità sulle acque madri e fanghi, il tutto accompagnato da norme capestri per lo sviluppo termale.

Questo Paese è stato reso come un albero senza radici.

Come diceva Lev Trockij, “tutto questo verrà consegnato alla pattumiera della storia”.

Quanto poi alla manifestazione pubblica svoltasi il 16 luglio u.s., improntata sulla legalità, in aperto contrasto con le finalità del premio “Margherita d’oro”, vale la pena evidenziare come i “petali di legalità” dedicati sotto forma di riconoscimento all’attore Salvatore Esposito, volto principale della serie televisiva “Gomorra”, il cui valore professionale non si discute, all’esito di una più attenta e appropriata valutazione, potevano essere motivo di riconoscimento verso personaggi quali Giancarlo Giannini ed il pugliese Michele Placido, attori di fama internazionale e protagonisti del film “Giovanni Falcone (1993)”, ricorrendone quest’anno, peraltro, il trentennale della strage, se non alla dott.ssa Rita dalla Chiesa a ricordo del padre, Gen. Carlo Alberto dalla Chiesa, uomo di Stato ucciso unitamente alla moglie, anche al fine di tacitare definitivamente le polemiche sullo spot del capodanno 2019, con ben altri protagonisti!

Ricordo, infine, al primo cittadino di questo Paese che è sindaco, purtroppo, di Margherita di Savoia e non del Comune di San Severo, difatti con la delibera di G.C. n.60 del 6.6.2022 (leggi) è stato deliberato in nome e per conto del Comune di San Severo, l’assegnazione del fondo sostegno attività economiche artigianali, punto 2), “in forza del quale al Comune di San Severo è stato assegnato un fondo complessivo di euro 195.097,80”.

Luigi Einaudi, primo Presidente eletto dal Parlamento italiano, nell’anno 1955 così scriveva: “Conoscere per deliberare”.

Per tutte le bugie dette al Consiglio Comunale e a questa cittadinanza si confida in un sussulto di orgoglio…

Cordialità e buone vacanze.»

RAFFAELE RUTIGLIANO