Scossa di terremoto nel Mare Adriatico: epicentro tra Italia e Albania

MARGHERITA DI SAVOIA - Un terremoto di magnitudo 4.7 con epicentro nel Mare Adriatico è stato registrato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) alle ore 10:23 di venerdì 23 febbraio, scatenando allarme e preoccupazione tra la popolazione delle regioni costiere e dell’entroterra. La scossa, avvenuta ad una profondità di 18 chilometri, è stata distintamente avvertita anche sul Gargano e nell’Alto Tavoliere, creando apprensione tra gli abitanti. (Dati)

Il sisma, breve ma intensamente percepito, ha portato alla oscillazione di lampadari e mobili, con numerose testimonianze condivise dai cittadini sui social media. La popolazione, soprattutto quella residente ai piani alti degli edifici, ha avvertito con preoccupazione la scossa, che ha fatto seguito ad un altro evento sismico registrato poco prima, alle ore 9:55. Questa precedente scossa, di magnitudo 3.4, aveva avuto come epicentro la costa dell’Albania, a sud di Tirana, ad una profondità di soli 7 chilometri.

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Questi eventi mettono in evidenza la vulnerabilità delle zone costiere del Mare Adriatico agli eventi sismici e l’importanza di sistemi di allerta e di preparazione adeguati per affrontare eventuali emergenze. Le autorità locali, in collaborazione con l’INGV, monitorano costantemente la situazione, pronte ad intervenire per garantire la sicurezza dei cittadini e mitigare gli effetti di questi fenomeni naturali.

L’attenzione si concentra ora sulle misure di sicurezza e sulla possibile evoluzione della situazione sismica nell’area adriatica. La comunità scientifica, insieme alle autorità competenti, rimane in allerta per fornire aggiornamenti tempestivi e assicurare il benessere e la sicurezza delle popolazioni interessate.

Redazione CorriereOfanto.it