Ansia e adolescenza: il Prof. Vincenzo Centonze incontra gli studenti del Liceo “Staffa”

TRINITAPOLI - Il prof. Vincenzo Centonze, già direttore della Struttura complessa di Medicina interna “Luigi Ferrannini” dell’Azienda ospedaliera Policlinico di Bari, nonché docente di Psicosomatica all’Università degli Studi di Bari, ha incontrato gli alunni delle quinte classi del Liceo delle Scienze umane e del Liceo Classico dell’Istituto “Dell’Aquila-Staffa” di Trinitapoli, sul tema: “Ansia e adolescenza”.

L’incontro, apertosi con il saluto del dirigente scolastico Ruggiero Isernia, ha registrato il supporto dei docenti Rino Mutarelli, Lucia Martino, Maria Giovanna Peschechera, Lucia Riefolo, Angela Landriscina e Francesca Dibenedetto (queste ultime tre anche in veste di psicologhe), per affrontare il tema dell’ansia.

Dall’analisi delle risposte è emerso, una volta di più, il forte desiderio da parte dei ragazzi di essere maggiormente informati ed aiutati a far fronte ai disturbi di ansia nelle svariate forme in cui possono presentarsi. Per prepararsi ad affrontare il delicato tema, gli alunni hanno compilato, nei giorni precedenti, un questionario e letto documenti forniti loro dal prof. Centonze. Successivamente, i ragazzi hanno condiviso le loro riflessioni in piccoli gruppi e, poi, un rappresentante di ogni gruppo ha rivolto domande specifiche al prof. Centonze: “Come posso gestire l’ansia?”, “È possibile convivere con l’ansia?”, “L’ansia ha basi genetiche?”, “Come faccio a riconoscere un attacco di panico?”, “Quale aiuto possono offrire genitori, amici, docenti e medici di base?”.

Dopo aver dato loro risposte in maniera chiara ed esauriente, l’accademico ha invitato i giovani presenti a confidarsi con chi vive intorno a loro, accettando anche di essere aiutati da figure specialistiche, prima che l’entità dell’ansia diventi invalidante per la loro vita. Tutti gli alunni presenti hanno espresso molto apprezzamento per questa opportunità offerta dalla scuola. A tale riguardo, un’alunna ha detto: “Mi sono sentita compresa e sono stata contenta, perché finalmente è stata affrontata e trattata in modo chiaro questa tematica così importante per noi adolescenti”.

GAETANO SAMELE