BARI - «I cittadini della BAT affollano i pronto soccorso di Andria, Barletta e anche Bisceglie, spesso anche per eventi traumatici minori, non perché siano appassionati delle lunghe attese, ma perché non possono fare altrimenti! Con la chiusura degli ospedali, ben quattro con i governi di centrosinistra (Trani, Canosa di Puglia, Minervino Murge e Spinazzola) negli anni, era prevedibile che si andassero a intasare i pronto soccorso rimasti, con attese indecenti di ore, quando va bene, o di giorni, prima di essere eventualmente ricoverati nei reparti.
Il piano di riordino partorito da Emiliano è nato senza ascoltare le esigenze del territorio. Sono stati implementati posti letto, ma se non si accelera con la costruzione dei nuovi ospedali (Molfetta-Bisceglie ed Andria), l’aumento dei posti letto non avrebbe neppure un senso.
La BAT, poi, è l’unica provincia pugliese che non ha la centrale del 118. Già nel 2021, l’ex capogruppo e oggi europarlamentare Francesco Ventola aveva presentato una proposta di legge per istituirla. Ma, in sede di approvazione della legge di bilancio, fu chiesto dal governo regionale di ritirare la PdL per approvare un emendamento con cui la Regione Puglia, entro 6 mesi, si impegnava a finanziare e attivare la centrale 118 con i fondi del servizio sanitario regionale. Dopo varie vicissitudini, la stessa promessa è stata fatta nel 2023, ma ad oggi non c’è traccia della centrale 118 nella BAT. Ci riproveremo al prossimo bilancio, l’ultimo di questa legislatura, nella speranza che l’imminenza della campagna elettorale possa smuovere il presidente Emiliano.»
TONIA SPINA (Consigliere regionale di Fratelli d’Italia)