La donazione del defibrillatore al Museo degli Ipogei di Trinitapoli rafforza la “mission” filantropica del Rotary Club

TRINITAPOLI - Venerdì 23 febbraio scorso, il Museo degli Ipogei di Trinitapoli è stato teatro di un evento veramente singolare che ha avuto come tema centrale un “dono”.

Si tratta di un defibrillatore che il Rotary Club Valle dell’Ofanto ha consegnato al museo in occasione dei festeggiamenti per il 119mo anniversario della fondazione del Rotary International. Il regalo è in linea con la “mission” di questa associazione di respiro mondiale che considera il servizio del dono “una azione disinteressata fatta per scaldare il cuore della gente, per farla sentire meglio e per diffondere serenità e amore”, come ha sottolineato nei saluti che il presidente del club ofantino, Gen. Giacomo Triglione, ha rivolto in apertura agli invitati Giuseppina Ferri, componente della Commissione straordinaria; Anna Maria Tunzi, direttore scientifico del museo e del Parco Archeologico degli Ipogei; Vincenzo Sassanelli, Governatore del Distretto del Rotary 2120; Rosario Manna, presidente di “Cultura e Memoria”; e Ruggiero Isernia, dirigente scolastico dell’Istituto Superiore “Dell’Aquila-Staffa”.

Ma come è nata l’idea di questo dono al museo? Nel 2022, fu presentato dal rag. Rosario Manna al Governatore Vincenzo Sassanelli il progetto “Cultura e Memoria - Omaggio ai Fratelli Di Fidio”, finalizzato a far conoscere ai giovani due illustri artisti e letterati trinitapolesi. Il convegno e la mostra, allestita nel museo, ottennero il finanziamento che il governatore approvò con la riserva che la promozione culturale doveva essere accompagnata dalla finalità sociale. Nacque così l’idea di legare il progetto a qualcosa di necessario per la comunità locale e, in particolare, per il museo della città che in quella occasione aveva ospitato la mostra delle opere artistiche e letterarie dei fratelli Guido e Ottavio Di Fidio. Pertanto, il progetto fu rinominato “Memoria e Cultura per la solidarietà”, dove la parola solidarietà si trasformò concretamente nell’acquisto di un dispositivo di emergenza sanitaria da mettere a disposizione dei visitatori del museo e di tutta la cittadinanza.

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Alla manifestazione erano anche presenti, accompagnati dai loro docenti e dal preside prof. Ruggiero Isernia, gli alunni dell’Istituto Superiore “Dell’Aquila-Staffa”, che nel 2022 parteciparono al convegno sui fratelli Di Fidio e che realizzarono, insieme ai loro colleghi dell’indirizzo Grafico Pubblicitario, il manifesto e la locandina degli eventi programmati. Il rag. Rosario Manna, nell’ambito del suo intervento, ha colto l’occasione per comunicare l’intenzione della vedova di Guido Di Fidio, Mariuccia Bassi, di donare al Comune di Trinitapoli le incisioni del marito e i libri della biblioteca del fratello, professor Ottavio Di Fidio.

La dott.ssa Anna Maria Tunzi ha ricordato agli studenti che il museo non è solo un luogo dove apprendere la storia millenaria degli Ipogei dell’età del Bronzo ma anche dove sperimentare attività di conoscenza di forme diverse d’arte, frequentare laboratori, mostre, convegni che moltiplicano la qualità dell’offerta culturale e ovviamente anche le presenze. Ha concluso il suo intervento raccontando l’episodio di un malore avuto durante la sua attività di archeologa, superato grazie alla presenza di un defibrillatore, una esperienza personale che rende ancora più preziosa la presenza di questo salvavita.

Il defibrillatore è stato consegnato simbolicamente nelle mani della dott.ssa Giuseppina Ferri, attualmente alla guida del Comune di Trinitapoli che ha patrocinato la manifestazione, per ricevere poi la benedizione di Mons. Peppino Pavone. L’ingegner Gaetano Gammarota, rotariano, dopo aver brevemente illustrato i benefici del defibrillatore, ha preannunciato l’iscrizione dello staff del museo al corso di formazione per rendere da subito operativo l’utilizzo in emergenza del DAE. Il Governatore Vincenzo Sassanelli ha evidenziato in conclusione le finalità filantropiche del Rotary ed ha suonato la campanella per comunicare, come previsto dal cerimoniale rotariano, che l’incontro era concluso.

ANTONIETTA D’INTRONO (Foto: Giuseppe Beltotto)

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