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La Corte di Appello di Bari ribalta la decisione del Tribunale di Foggia: Iannella e Roberto Di Feo incandidabili

TRINITAPOLI - La politica trinitapolese è nuovamente sotto i riflettori dopo la recente decisione della Corte di Appello di Bari che, accogliendo il ricorso del Ministero dell’Interno, ha dichiarato incandidabili gli ex assessori comunali Maria Grazia Iannella e Roberto Di Feo, rovesciando la decisione del Tribunale di Foggia che aveva, in precedenza, giudicato i due esponenti politici candidabili.

Non solo. La Corte d'Appello ha recentemente confermato la posizione di incandidabilità dell’ex primo cittadino di Trinitapoli, Emanuele Losapio.

Va evidenziato che il Comune di Trinitapoli fu costretto a sciogliere la sua struttura amministrativa a fronte di allarmanti segnalazioni circa l’ingerenza e il potere persuasivo esercitato dalla criminalità organizzata sull’ente. Una misura resa ufficiale attraverso un decreto del Presidente della Repubblica il 5 aprile 2022.

Il verdetto porta con sé pesanti ripercussioni politiche: Iannella, Roberto Di Feo e Losapio sono ora preclusi dalla partecipazione a qualsiasi elezione - che si tratti della Camera dei deputati, del Senato della Repubblica, del Parlamento europeo, o a livello regionale, provinciale e comunale - per almeno i prossimi due turni elettorali.

Pur di fronte a questa sentenza avversa, i tre, manifestando una forte determinazione e fiducia nel loro diritto, hanno annunciato di voler appellarsi alla Corte di Cassazione, sperando in una rivalutazione e possibilmente in un rovesciamento della recente decisione.

Risalendo alle origini di questa vicenda, il decreto del Presidente della Repubblica si è basato su una dettagliata relazione presentata dal Ministro dell’Interno e approvata in sede di Consiglio dei ministri. Duplice l’intento: “rimuovere il grave inquinamento e gli effetti pregiudizievoli per l’interesse pubblico” e “assicurare il risanamento dell’ente locale”.

Nel frattempo, la gestione del Comune di Trinitapoli è stata affidata ad una commissione straordinaria, sotto la guida di Giuseppina Ferri, Salvatore Guerra e Massimo Santoro, con il mandato di riportare ordine e trasparenza in un’amministrazione scossa da pesanti provvedimenti e polemiche.

Nonostante le aspettative iniziali di un tempestivo risanamento, i recenti sviluppi hanno evidenziato una situazione più complessa di quanto previsto. Durante un’assemblea tenutasi lo scorso luglio, il Consiglio dei ministri ha sottolineato la necessità di estendere di ulteriori sei mesi lo scioglimento del consiglio comunale di Trinitapoli, evidenziando l’urgente esigenza di completare l’importante processo di ristrutturazione. (Leggi)

Mentre gli occhi della giustizia restano puntati sulla politica trinitapolese, la comunità di Trinitapoli segue con trepidante attesa gli sviluppi, sperando in un rinnovato impegno verso la trasparenza e l’integrità nel proprio governo locale.

Redazione CorriereOfanto.it