MARGHERITA DI SAVOIA - È bastato ascoltare alcuni scorci dei lavori del consiglio comunale del 27 ottobre u.s. per capire che ci si sarebbe imbattuti nel solito canovaccio proposto e riproposto dall’attuale Amministrazione.
Infatti, disbrigate velocemente le questioni di merito relative ai singoli argomenti posti all’ordine del giorno, si è aperto puntualmente un ampio spazio di confronto dedicato agli insulti ed alle provocazioni indirizzate, perfino, a coloro che non siedono nei banchi consiliari.
In definitiva si continua ad usare ed abusare della massima assise cittadina per denigrare l’avversario politico e chiunque osi pensarla diversamente dall’attuale maggioranza e dalla sua appendice.
La costante trasformazione in alterco del confronto politico rappresenta una grande sconfitta per la democrazia e, ancor più, un forte deterrente per chi, con passione, intende perseguire i propri ideali e, soprattutto, cerca di porre al riparo il Paese da iniziative contrarie all’interesse comune.
Prova ne è stata l’esperienza del tanto vituperato (dall’attuale Amministrazione Comunale) comitato cittadino “Articolo 9”, costituito per scongiurare, riuscendoci, la trasformazione dell’ex Municipio in una caserma e, da ultimo, utilizzato per sensibilizzare la riflessione della cittadinanza sul prossimo futuro di Margherita di Savoia, anche alla luce dei recenti eventi legati alla vertenza Atisale.
Ci si chiede a questo punto, dopo una attenta identificazione degli avversari politici, l’Amministrazione Lodispoto fin dove vuole deviare il legittimo confronto politico?
Sarà ancora concesso ai partiti, alle associazioni ed alle iniziative meramente personali manifestare il proprio dissenso?
Sarà possibile immaginare un futuro diverso per Margherita di Savoia, alternativo all’idea di Paese dell’attuale Amministrazione?
Fratelli d’Italia, unitamente a chi è mosso dagli stessi intenti, proseguirà e si farà promotore di una attività politica seria, attenta, trasparente ed ispirata ai principi del bene comune, nella piena consapevolezza che non potrà esserci pace (sociale) senza giustizia.
Avv. MICHELE DAMATO (Segretario cittadino Fratelli d’Italia)