MARGHERITA DI SAVOIA - «Si è da poco concluso il consiglio comunale in cui è stato adottato il Piano Urbanistico Generale (PUG), e credo debba essere fatta chiarezza sulle ragioni del mio voto contrario, anche per ovviare all’affermazione di chi è abituato a votare ed approvare le deliberazioni senza verificare le osservazioni eccepite dal sottoscritto.
Da una prima lettura degli esigui documenti messi a disposizione (leggi, ndr), emerge chiara la volontà di aumentare in maniera esponenziale e senza eguali precedenti le cubature edificatorie residenziali, in palese contrasto con i dettami statali e regionali che, invece, vorrebbero vedere non consumati ulteriori suoli agricoli, mirando piuttosto alla trasformazione qualitativa degli immobili esistenti, anche attraverso bonus volumetrici incentivanti con l’intento proprio di scoraggiare la cementificazione selvaggia ed incondizionata dei territori.
Le criticità individuate risultano molteplici e meritano un approfondimento puntuale; infatti, dalla discussione è emerso che nel tempo sono stati approvati tre documenti programmatici preliminari (D.P.P.) con tre diverse sindacature (Camporeale, Marrano, Lodispoto) e che i dati e la visione del territorio e la sua evoluzione urbana sono variati notevolmente nel tempo e tenuto conto che il fondamento cardine su cui si dovrebbe basare un piano di sviluppo urbano dovrebbe essere confortato da dati statistici aderenti alla realtà, come ad esempio il dato relativo alla effettiva consistenza della popolazione residente, che sappiamo bene in costante decremento demografico non si evidenziano elementi innovativi per il futuro di questa città.
Le scelte politiche dovrebbero soprattutto rispettare le effettive esigenze della popolazione, collegare i tessuti urbani periferici, essere inclusive ma soprattutto capaci di trasformare nel tempo la vivibilità di un territorio con zero servizi.
Le zone cosiddette F, dedicate ai servizi nel nuovo piano scompaiono, venendo indicizzate in prossimità delle future costruzioni, ad esempio nella zona di Città Giardino ed Isola Verde le aree a servizio dei comparti edificati scompaiono definitivamente, nonostante i lottizzanti di quelle aree avessero nel tempo versato milioni di euro nelle casse comunali per le attività di servizi fruibili per il cittadino (mai realizzate), relegando per sempre quelle aree a zone dormitorio.
L’area individuata per il comparto produttivo e industriale nel nuovo PUG viene individuata nella continuazione del perimetro di Zona Torretta, ma, come gran parte della popolazione può ricordare, in quell’area persiste una vecchia discarica comunale mia bonificata ed al momento cappizzata (coperta, impermeabilizzata, ndr), allo stato dei fatti chi investirebbe su un’area da bonificare? Eppure, nonostante i tanti fondi messi a disposizione dal PNRR, nessuna iniziativa è stata destinata alla riqualificazione di quell’area, da qui il sospetto che possa trattarsi di un tentativo di riempire il PUG di idee inattuabili. Eppure, il paese attende da tempo l’insediamento di una zona produttiva che potrebbe essere oggi appetibile per le imprese attratte dagli incentivi messi a disposizione della nuova “ZES per il Sud Italia”.
Altra nota dolente è il tentativo di inserire nelle zone edificabili aree che nei fatti risultano essere cedute o da cedere a standard urbanistici per convenzioni di comparti immobiliari già realizzati precedentemente, a tal proposito avevo chiesto una verifica puntuale delle concessioni e delle relative convenzioni utile a verificare lo stato di attuazione a garanzia dei cittadini, ma non sono stato ascoltato.
Queste sono alcuni dei quesiti posti all’amministrazione, pur ritenendo necessaria l’adozione di uno strumento urbanistico moderno, capace di affrontare le esigenze di sviluppo del nostro territorio, mio malgrado ho assistito all’ennesima corsa contro il tempo per approvare una misura che peserà negativamente sul futuro di questa città.
La svolta storica della nostra città con questo PUG, tanto sbandierata, spero non si trasformi in un grande inganno verso tutti i cittadini e verso le nuove generazioni i cui reali interessi risultano completamente disattesi in favore di una epocale speculazione edilizia.
Si sarebbe dovuto discutere con i cittadini sulla visione di città moderna, si sarebbe dovuto coinvolgere anche le associazioni di categoria, e invece emerge chiara la volontà irrefrenabile di imporre convinzioni di cementificazione residenziale diffusa.
Queste sono solo alcune delle criticità riscontrate in pochi giorni, dato che la relazione del PUG è stata pubblicata e messa a disposizione dei consiglieri comunali e dei cittadini solo il 10 novembre, certo avendo più tempo e tutti i documenti a disposizione si sarebbero potute fare più osservazioni e magari ravvisare criticità verso un PUG lacunoso e pieno di zone d’ombra che lasciano presagire nulla di buono per il nostro bellissimo paese.
A chi parla di responsabilità voglio ricordare una frase di Oriana Fallaci: “Non si fa il proprio dovere perché qualcuno ci dica grazie. Lo si fa per principio, per se stessi, per la propria dignità.”»
VITTORIO EMANUELE QUARTA (Consigliere comunale Azione)