Salone Internazionale del Libro di Torino: la bellissima esperienza del dott. Giovanni Lamanuzzi con ‘Sotto il cielo’

TORINO - L’edizione di quest’anno, la 36esima, è stata la più grande di sempre: 800 stand in 51 sale e circa duemila eventi, dal 9 al 13 maggio, al Lingotto di Torino per il Salone Internazionale del Libro. Tra i partecipanti, con la sua opera “Sotto il cielo”, edita da Europa Edizioni, il dottor Giovanni Lamanuzzi. Lo abbiamo incontrato per ripercorrere le emozioni di una giornata senz’altro indimenticabile.

Dottor Lamanuzzi, com’è stata questa esperienza?

«Bellissima, sia per la location nel Lingotto, sia perché ben organizzata con la suddivisione in stand specialistici. C’è stato un numero di visitatori che non pensavo potesse essere così elevato, davvero da tutto il mondo. In questa fiera la cultura viene vista a 360 gradi ed è per tutte le età: ci sono libri di qualsiasi tipo, tutto ciò che uno cerca nel settore dei libri a Torino c’è. Un momento molto bello è stata l’intervista radiofonica che ho rilasciato con la mia casa editrice, ma anche tutte le persone che si avvicinavano per parlare del mio libro, chiedere informazioni, complimentarsi. Un riscontro positivissimo, che non avrei mai immaginato.»

Cosa l’ha spinta a partecipare a questo evento?

«Indubbiamente l’evento in sé, poi la casa editrice mi ha contattato comunicandomi che anche il mio libro sarebbe stato esposto nel loro stand in Fiera; di conseguenza, come autore potevo essere presente.»

Quali sono state le pagine del suo libro più commentate dai lettori?

«Mi hanno detto che sono stati colpiti non da qualche singola pagina, ma dalla totalità della storia, quindi dalle varie sfaccettature unite da un filo conduttore. È piaciuta la globalità dell’opera.»

Il momento più importante della partecipazione a Torino?

«Non c’è un singolo momento, è stata una soddisfazione globale vedere un proprio scritto arrivare in fiere così importanti e prendere atto del riscontro positivo della gente che lo ha letto. Tutto è stato importante, dalla notizia della partecipazione, all’intervista, agli incontri.»

La prossima avventura di questo libro? Dove è diretto?

«Ho già inviato la mia candidatura ad alcuni concorsi letterari, anche su consiglio della mia casa editrice. Da due di questi concorsi ho già ricevuto la conferma di partecipazione alla finale. Staremo a vedere se arriverà qualche premio.»

Redazione CorriereOfanto.it