Omaggio storico e religioso a Pietro di Biase: riflessioni sulla Chiesa e il territorio pugliese

TRINITAPOLI - Sarà il prof. Francesco Violante, dell’Università di Bari, a presentare il volume “Chiesa e territorio in Puglia. La storia patrimonio di comunità. Studi offerti a Pietro di Biase”, edizioni Rotas, il 13 ottobre presso la Parrocchia Madonna di Loreto in Trinitapoli. Il volume raccoglie i saggi di venti docenti delle Università di Bari, Lecce e Foggia, compreso il prof. Cosimo Damiano Fonseca, Accademico dei Lincei.

A promuovere questa “Miscellanea” è stata l’Arcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie, nella persona di Mons. Leonardo D’Ascenzo, che ha voluto farne dono al prof. Pietro di Biase in occasione del suo 75° compleanno. Un gesto di gratitudine nei confronti di chi da anni ha privilegiato la ricerca storica sul tema delle istituzioni ecclesiastiche e della religiosità popolare.

«Per il loro valore scientifico - scrive Mons. D’Ascenzo - i suoi studi hanno offerto un contributo significativo alla conoscenza della storia del territorio e delle città che compongono l’Arcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie». Il volume è stato edito a cura di Victor Rivera Magos, dell’Università di Foggia, che nella sua introduzione ha richiamato il percorso storiografico del festeggiato e gli ambiti di interesse che segnano dagli esordi il suo lavoro di ricerca, connotato dall’essere stato allievo del prof. Mario Rosa, tra i massimi studiosi della storia religiosa italiana ed europea dal Cinquecento al Settecento.

Viene ricordato, ad esempio, uno studio sulle confraternite della diocesi, presentato ad un Seminario internazionale a Bari, in cui si evidenziava l’indebolimento delle congreghe nel corso del Settecento, a causa delle attenzioni della politica borbonica e dell’interesse borghese per la proprietà ecclesiastica. Ma proprio quando le confraternite mostravano sintomi di decadenza, il farne parte fu ambito da più parti: per la borghesia l’adesione costituiva un riconoscimento dell’ascesa sociale; per i ceti più umili costituiva un sostegno spirituale e materiale, specie al momento della morte, ed evitava l’isolamento sociale. La fitta rete delle sedi episcopali nel Mezzogiorno e una presenza altrettanto capillare di abbazie e prelature “nullius dioecesis”, cioè delle semidiocesi, modellata sulla struttura feudale del territorio, comportava diversi inconvenienti.

Nel contributo presentato in un convegno internazionale ad Alcalá la Real, in Spagna, di Biase ripercorre il cammino che, nell’ambito dei rapporti Stato-Chiesa fra Sette e Ottocento, avrebbe portato a deliberare una soppressione quasi totale delle giurisdizioni nullius dioecesis. E poi il tema della riorganizzazione della rete parrocchiale nella Arcidiocesi tranese, presentato in un Convegno a Barletta, in cui di Biase analizza il graduale affermarsi nella città della Disfida del Capitolo di Santa Maria Maggiore a danno degli altri corpi capitolari e a discapito di un servizio religioso più puntuale che solo una più capillare presenza della parrocchia, come richiedeva il Concilio di Trento, avrebbe potuto assicurare.

I saggi di archeologia, di storia e di storia dell’arte relativi alla Puglia, che compongono il volume, aiuteranno il lettore a prendere consapevolezza della nostra storia, dell’importanza del nostro patrimonio, che dev’essere sentito come “patrimonio di comunità”, di una comunità, perciò, attenta alla sua conservazione e valorizzazione.

GAETANO SAMELE

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