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In due mesi la biografia dell’inventore della Nutella è diventata un best seller

TRINITAPOLI - Il giornalista Salvatore Giannella dovrà ricordare il 2023 come l’anno che non solo ha reso più orgogliosi i suoi compaesani trinitapolesi ma che ha consentito a tantissimi altri lettori di apprezzare la sua inesauribile vena narrativa.

È difficile farne un ritratto completo nonostante conosca Salvatore da ragazzino: si rischia di omettere premi, scoperte di documenti, interviste, pubblicazioni e scoop geniali. Mi piace pensarlo come un autore multitasking, sempre alla ricerca di belle storie da raccontare e di iniziative creative da proporre e attuare.

Il sindaco della sua città di residenza, Cassina de’ Pecchi, alle porte di Milano, gli ha assegnato lo scorso febbraio il Premio alla Virtù Civica «Panettone d'Oro» per aver ideato e realizzato il Museo MAiO, cioè il Museo dell'Arte in Ostaggio e delle grafiche visionarie che dal 2015, racchiude ed espone pannelli, installazioni interattive per studenti e documentazione visiva sulle opere d’arte trafugate dai nazisti durante la guerra e l’occupazione.

Sono 1.641, ad oggi, le schede delle opere “scomparse” censite nelle tabelle del MAiO. Sino a sette anni fa erano 1.653. In questi anni, il lavoro di ricerca e indagine degli 007 del Nucleo Tutela Patrimonio Artistico dell’Arma dei Carabinieri ha prodotto i suoi frutti e molte opere sono tornate a casa.

Una storia recente? Quella del quadro Il vaso di fiori del pittore olandese Jan van Huysum, rubato dai nazisti nel 1944, tornato a Firenze nel 2019, dopo 75 anni. Un caso mediatico: a sollevare la questione del trafugamento, e avviare la macchina della restituzione, era stato il direttore, peraltro tedesco, degli Uffizi, Eike Schmidt.

Ogni opera ha la sua storia e Salvatore Giannella si sta attivando affinché il ‘piccolo’ ma suggestivo museo possa dare un contributo e superare i confini nazionali, come già accaduto nel 2021 con una mostra dell’artista francese Valerie Rauchbach, autrice di opere ispirate ai capolavori trafugati.

In marzo, grande eco ha avuto “Le vie delle donne - Dalle Alpi ai nuraghi grandi italiane da ricordare, tante vie da dedicare” (Antiga Edizioni), un’opera pubblicata con Gaetano Gramaglia, con la prefazione di Isa Maggi, per rivendicare l’intestazione di strade e monumenti da dedicare alle tante donne protagoniste della nostra storia.

Ma è in maggio, in occasione del Salone Internazionale del Libro di Torino, che Salvatore Giannella è riuscito, con la biografia di un vero mito per gli italiani, a trasformare una pubblicazione in un best seller.

Ha infatti narrato la vita di Michele Ferrero, l’inventore della Nutella, forse l’imprenditore più benedetto dai piccoli e dai grandi amanti del cioccolato spalmabile di tutto il mondo.

Come si racconta la vita di un uomo che ha fatto di tutto per tenersi lontano dai riflettori, lasciando parlare unicamente il proprio lavoro?

Salvatore Giannella ci è riuscito intervistando decine di persone che hanno vissuto fianco a fianco con ‘il signor Michele’.

Ne è uscito un ritratto entusiasmante, che ricostruisce i traguardi storici di un’avventura inimitabile. Il volume in due mesi ha aggiunto la quinta edizione e tutto lascia presagire che “Michele Ferrero - Condividere valori per creare valore” (Salani Editore) sarà l’opera che addolcirà le serate estive di tantissimi altri nuovi lettori.

ANTONIETTA D’INTRONO