TRINITAPOLI - Lo scorso 23 luglio, sulla provinciale n.76 (Trinitapoli-Foggia), tra Borgo Mezzanone e Borgo Tressanti, un terribile incidente ha falciato le giovani vite di tre componenti della famiglia Kaita, residente a Trinitapoli.
La mamma Katarzyna di 37 anni, di origine polacca, e le due figliolette Gaia e Amelia, di 8 e 10 anni, sono decedute, mentre il padre Karim, di origine africana, con altri due figli, Alex e Samantha, hanno riportato ferite molto serie e sono stati ricoverati per un mese in ospedale. Illesa la maggiore delle figlie Maria, studentessa dell’Istituto Superiore “Dell’Aquila-Staffa”, che per fortuna non era in macchina.
La comunità trinitapolese, profondamente commossa da questo evento luttuoso, si è stretta intorno alla famiglia ed ha partecipato numerosa alle esequie solenni che si sono svolte nella piazza della Legalità, accanto alla Chiesa madre e al Municipio.
La cerimonia è stata officiata da don Stefano Sarcina che in questi anni ha battezzato e dato la Prima Comunione a due dei piccoli Kaita. Al rito ha partecipato ufficialmente il Comune di Trinitapoli con la presenza del Commissario straordinario dott. Massimo Santoro, del vicesegretario generale dott.ssa Mariella Montanaro e del sovraordinato della Polizia locale Patrich Sorge.
Nella sua omelia, don Stefano ha ringraziato le famiglie che in questo momento di dolore si stanno prendendo cura, psicologicamente e materialmente, di Maria, del piccolo Alex di 4 anni e di Samantha, mostrando il volto di un paese che costruisce giorno per giorno una rete di solidarietà e di fratellanza nei confronti di chi proviene da terre lontane.
Dopo la benedizione delle tre bare, la catechista Angela Lorusso ha raccontato ai presenti l’esperienza vissuta insieme alle due bambine Gaia ed Amelia che, sia in parrocchia che nel Centro Arcobaleno, si erano integrate partecipando, sempre sorridenti ed educate, a tutte le attività di studio e di ricreazione proposte.
Toccante è stato anche il ricordo diffuso dal personale della Biblioteca “Mons. V. Morra” dopo la morte della povera signora Katarzyna, che si riporta parzialmente per non far dimenticare il desiderio di conoscenza e di riscatto che una mamma è riuscita a trasmettere alle sue figlie: “La prima volta che vi abbiamo visto eravate sedute su un passeggino spinto dalla vostra bellissima mamma dal profondo sguardo azzurro. Pian piano il passeggino è stato sostituito dalla mano della vostra mamma Katarzyna che amava leggere i romanzi scritti da donne. La sua autrice preferita era Clara Sanches. Il tempo è trascorso per Amelia e Gaia ed entrambe preferivano ormai venire da sole in biblioteca, entrare sorridendo felici e correre verso la sala ragazzi per scegliere i libri di Elmer o di Valentina e tuffarsi tra le storie di ballerine dal tutù rosa”.
Non ci sono parole che possano lenire la perdita di persone tanto care. L’unico conforto è il ricordo di tutte le belle e buone azioni che ci hanno lasciato.
ANTONIETTA D’INTRONO