Emergenze ambientali: l’attivismo di Cannito e il silenzio di Lodispoto

MARGHERITA DI SAVOIA - La giornata odierna è stata caratterizzata da due importanti notizie, entrambe di carattere ambientale.

A Barletta, ieri sera, “si è verificato il persistere in tutta la città di un odore forte e acre che rendeva l’aria malsana e irrespirabile. Un fenomeno che, se pure non nuovo, ieri si è manifestato in maniera insopportabile arrivando, in una calda serata di estate, a limitare la libertà dei cittadini, che hanno dovuto chiudersi in casa”.

A Margherita di Savoia, la foce del canale Carmosina è stata messa in sicurezza (“sbarrata”) per “evitare il possibile deflusso delle acque putride e contenenti sostanze schiumose nel mare nel periodo balneare”. Anche qui la vicenda non è proprio nuova: il 28 luglio scorso, Angelo Valentino, un cittadino di Zapponeta, attraverso un breve video pubblicato su Facebook aveva denunciato un diverso stato delle acque dentro e alla foce del canale Carmosina, evidenziando in particolare due aspetti: la strana colorazione scura dell’acqua e il suo odore nauseabondo. Denuncia video ripresa e commentata anche dagli attivisti del Movimento 5 Stelle di Margherita di Savoia, in particolare da Domenico Capacchione (candidato alla carica di consigliere comunale alle ultime amministrative della città salinara ed amministratore del famoso gruppo Facebook “Mò Avest - Margherita di Savoia”). Risultato: entrambi accusati, anche da molti componenti dell’amministrazione comunale, di aver “leso l’immagine della città salinara”. Ai fatti sopra descritti, aggiungo che nei giorni scorsi (14 e 16 agosto), io personalmente, sul gruppo Facebook “Picchio rosso” ho pubblicato foto del canale Carmosina già sbarrato, chiedendo in entrambi i casi “chi e, soprattutto, perché” si fosse arrivati a tale drastica decisione. Risultato: nessuna risposta.

Per quanto accaduto a Barletta, nella giornata odierna il sindaco Mino Cannito ha indetto una conferenza stampa d’urgenza a Palazzo di Città per dichiarare che “sono una minaccia, i responsabili sono dei criminali. Quanto accaduto ieri è gravissimo e lesivo del benessere dei cittadini, si tratta di azioni criminali, i cui responsabili dovranno essere individuati e perseguiti e dovranno rendere conto alla città e ai cittadini di questo oltraggio”. Aggiungendo i primi provvedimenti, “fra cui il coinvolgimento della Procura della Repubblica di Trani, con la preparazione di un esposto contro ignoti, e la convocazione di un consiglio comunale straordinario e monotematico, per informare la cittadinanza e coinvolgerla”.

Per quanto accaduto a Margherita di Savoia, nella giornata odierna si registra invece il clamoroso silenzio del sindaco, Bernardo Lodispoto, del vicesindaco ed assessore all’Ambiente, Grazia Galiotta, nonché dell’intero Consiglio comunale (maggioranza ed opposizione). L’unico a rilasciare qualche pallida dichiarazione su Facebook è stato il Presidente del Consiglio comunale, Giuseppe Napoletano, senza però fornire alcuna informazione utile alla cittadinanza. Un silenzio che sulla “questione Carmosina” va avanti da giorni. Come in silenzio su quest’ultima vicenda sono rimaste le istituzioni politiche provinciali e regionali.

L’importante è aver dato ampio spazio “all’entusiasmo generato dal Gran Galà dello Sport”, su cui è corso un fiume di parole.

GIUSEPPE DALOISO (Direttore responsabile del Corriere dell’Ofanto)