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Dopo il successo dell’Estate Margheritana, un bilancio per riflettere sul senso di comunità

MARGHERITA DI SAVOIA - Terminata la stagione estiva, è tempo di bilanci: l’Estate Margheritana, con il suo cartellone di eventi e iniziative, ha rappresentato il tentativo di proporre un intrattenimento trasversale, rivolto tanto ai salinari quanto ai turisti.

Concerti, serate danzanti, mostre e mercatini hanno animato le calde serate trascorse sul lungomare, dove si è registrato un aumento di vacanzieri e visitatori dopo la pandemia. Tante sono state anche le manifestazioni di spessore artistico e culturale che hanno impreziosito il programma, come il ritorno della Margherita d’Oro, la magistrale performance di Silvia Mezzanotte, fino ad arrivare alla divertente serata in compagnia della Rimbamband. Una programmazione a tutto tondo, che ha guardato a grandi e piccini e che si è protratta fino a settembre inoltrato.

Inoltre, proprio durante il periodo estivo, sotto l’occhio attento dei fenicotteri rosa installati in molti angoli di Margherita, si sono svolti massicci lavori di rifacimento del manto stradale, dal centro alle periferie, realizzati soprattutto nei punti nevralgici del paese.

Anche le Terme, interessate ai temi della salute e del turismo, si sono fatte promotrici, a inizio estate, di due importanti convegni: “L’importanza della promozione internazionale per il termalismo pugliese”, al quale ha partecipato in videochiamata il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, e “Il ruolo delle Terme nell’era post Covid-19 - Una rinnovata concezione di benessere”, alla presenza di esperti nazionali e regionali.

Non sono mancate però le polemiche, per lo più affidate ai social. Infatti, è indubbia una situazione generale di problematicità legata a molteplici fattori: in primo luogo, la presa d’atto della difficoltà, da parte dell’amministrazione, di proporre un cartellone estivo in una situazione di noto indebitamento, che, a fronte della carenza di liquidità, ha dovuto fare i conti con la necessità di avvalersi di sponsorizzazioni e supporti da parte di aziende del territorio; un diffuso malcontento da parte dei gestori degli stabilimenti balneari, che dinanzi alle incertezze sul futuro hanno mantenuto un profilo basso; una generalizzata incuria della cittadinanza, anche di quella stagionale, più facilmente avvezza a puntare il dito sulle carenze, piuttosto che provare a essere collaborativa.

Uno degli aspetti maggiormente criticati attraverso i gruppi e le pagine Facebook è stata la presenza di rifiuti per le strade: un problema delicato e ricorrente, che ci interroga sulla gestione della differenziata e su una preoccupante mancanza di senso civico. Il cittadino si aspetta (o meglio, pretende) un servizio efficiente da parte delle istituzioni. E se questo va in crisi ogni anno nello stesso periodo, è necessario - se non imperativo - rilevarne le criticità per migliorare. Ma il cittadino quanto è disposto a collaborare perché l’ambiente urbano e l’immagine della propria città siano salvaguardati? I turisti, poi, oltre a parlare di incuria, contribuiscono in maniera fattiva al buon andamento dei servizi? Gli stessi affittuari salinari si impegnano con serietà a istruirli sulle regole di corretta gestione dei rifiuti adottate dal Comune ospitante?

Sono oggettivi i problemi della macchina comunale ed è oggettiva la fatica a rendere fruibile, in termini turistici e con alti standard, questa zona della Puglia; è oggettiva la difficoltà di crescita generale di questo territorio. Tuttavia, è altrettanto vero il fatto che le critiche selvagge, sterili e senza proposte non servono a nulla, se non ad alimentare le vuote chiacchiere.

Messi da parte gli ombrelloni, la spiaggia è tornata nuda e silenziosa. Adesso settembre impone un cambiamento di rotta, imparando a sentirsi parte di una comunità e facendo tesoro di quello spirito di iniziativa che ha caratterizzato l’estate 2022. Occorre allora recuperare il senso di appartenenza, senza mai anteporre il senso di responsabilità; costruire un dialogo, in collaborazione o in opposizione con chi amministra, che sia sano e proficuo. Saremo capaci di raccogliere tutto l’amore per la nostra terra e riscoprirci, infine, appassionatamente salinari?

Redazione CorriereOfanto.it