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Loredana Lionetti eletta alla presidenza del Consiglio comunale di Trinitapoli

TRINITAPOLI - È Loredana Lionetti, eletta nella lista “Resilienza Trinitapolese”, la presidente del consiglio comunale di Trinitapoli uscito dalle urne per le elezioni amministrative dell’8 e 9 giugno 2024. Ha ottenuto 13 voti, di cui 12 di cui dispone la maggioranza e il voto del capogruppo di “SìAmo Trinitapoli”, Emanuele Losapio “per ragioni di famiglia, non politiche”. La vice presidenza è andata ad un altro consigliere di maggioranza, Beppe Calò (12 voti).

In verità, il sindaco Francesco di Feo aveva chiesto cinque minuti di sospensione per una riunione dei capigruppo in cui ha offerto la vice presidenza alle minoranze. La proposta è caduta a seguito della controfferta (presidenza alle minoranze) della capogruppo di “Trinitapoli buona Politica”, Anna Maria Tarantino. Ma anche per l’opinione dell’ex sindaco Losapio: “I ruoli spettano ai vincitori”.

In apertura di seduta, sotto la presidenza temporanea della consigliera anziana, Tiziana De Pasquale (“Trinitapoli buona Politica”), si è proceduto alla convalida degli eletti alla carica di sindaco e di consigliere comunale. Indossata la fascia tricolore e letto il giuramento, il sindaco di Feo ha affermato: “Servirò la città con onore e disciplina, sarò imparziale verso tutti, indipendentemente dall’orientamento politico e dal rapporto interpersonale”.

Dopo aver polemizzato sia con il centrosinistra (“ha puntato sulla disfatta degli avversari”) sia con il centrodestra (“non doveva dividersi”), il primo cittadino si è augurato che la politica a Trinitapoli smetta con le beghe personali e di perseguire la via giudiziaria alla lotta politica. “La campagna elettorale è terminata - ha ricordato - ho vinto e sarò, lo ribadisco, il sindaco di tutti, senza spirito di rivalsa, con l’obiettivo di perseguire il bene comune e di proseguire sul solco tracciato dalla Commissione straordinaria”, che ha ringraziato per l’attività di bonifica e per gli interventi a favore della città. “So bene che il Comune è sotto l’osservazione della Prefettura e, anche per questo, qualsiasi tentativo di far sciogliere questo consiglio comunale non mi spaventa”, invitando, nel contempo, i compagni di viaggio della maggioranza a “non essere omertosi e a denunciare abusivismi e illegalità”.

Infine, ha precisato che le sue polemiche non erano indirizzate contro i servitori dello Stato, ma erano diffusamente critiche (come pure lo stesso Losapio) nei riguardi dell’art. 143 del TUEL (quello che disciplina gli scioglimenti dei consigli comunali per infiltrazioni mafiose) di cui si batterà per sua modifica, in sede ANCI.

Anna Maria Tarantino (“Trinitapoli buona Politica”), nel dichiarare di aver apprezzato il discorso del sindaco, ha sostenuto che ora bisogna lasciarsi alle spalle quanto accaduto in passato e occuparsi dei problemi della gente. Anche Marta Patruno (“SìAmo Trinitapoli”) ha annunciato una opposizione improntata ad “attività di controllo e di proposizione”. Sulla stessa linea Losapio, il quale però è tornato sulle cause dello scioglimento del consiglio comunale e dei suoi effetti (comprese incandidabilità e impresentabilità), argomenti abbondantemente trattati dai tre contendenti, in una campagna elettorale lacerante.

L’intervento di Losapio però provoca la replica di Tarantino, la quale afferma: “Prima si dice di voler voltare pagina, ma poi si torna a parlare di scioglimento. È il solito giochino di dire una cosa e poi... Meglio guardare avanti, nel rispetto delle leggi e dei cittadini”. Chi si aspettava l’intervento di Francesco di Feo è rimasto deluso perché si è passati all’accapo successivo. Ma una stoccatina a Losapio è venuta successivamente dall’assessora Maria Grazia Iannella quando gli ha ricordato, con toni garbati, che, all’indomani dell’arrivo in Comune della Commissione di indagine per l’accesso agli atti inviata dal prefetto, lei e Roberto di Feo, dopo essere stati dimissionati da assessori dall’ex sindaco Losapio (insieme all’intera giunta), sono stati allontanati dalla maggioranza e dai banchi della stessa. Insomma, ultimi residui di campagna elettorale che - spera la comunità - lascino il passo ad un confronto aperto, serrato e leale per affrontare al meglio le questioni e i programmi.

Poi, si è passati alla nomina della commissione elettorale comunale che risulta composta da tre consiglieri effettivi (Michele Ingianni e Anna Colìa per la maggioranza e Michele Triglione per la minoranza) e tre consiglieri supplenti Maria Rosaria Capodivento e Beppe Calò per la maggioranza, Tiziana De Pasquale per la minoranza.

L’ultimo accapo ha riguardato la comunicazione del sindaco al consiglio comunale della composizione della giunta comunale: Cosimo Damiano Muoio (vice sindaco, lavori pubblici, urbanistica, manutenzione, patrimonio ed ERP); Maria Iannella (servizi sociali, cultura, polizia municipale, traffico urbano, protezione civile e randagismo); Antonia Iodice (verde pubblico, natura, servizi cimiteriali, ambiente, ecologia e arredo urbano); Maria Rosaria Capodivento (pubblica istruzione, turismo, politiche giovanili, politiche comunitarie, pari opportunità e accesso ai servizi pubblici); Giovanni Landriscina (attività produttive, commercio, eventi e spettacolo, agricoltura e sport). Infine, sono stati comunicati i capigruppo della maggioranza: Carmen Clemente, Pietro De Angelis, Michele Ingianni e Anna Colìa.

GAETANO SAMELE