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Amministrative 2024, Francesco di Feo presenta la sua candidatura a sindaco di Trinitapoli con la lista civica “Resilienza Trinitapolese”

TRINITAPOLI - Francesco di Feo si candida a sindaco di Trinitapoli alle amministrative che si terranno nella primavera del 2024 con la lista civica “Resilienza Trinitapolese”. Lo ha annunciato nel corso di una conferenza stampa tenuta nella sede della “Fabbrica del Futuro”.

A tenere a battesimo la decisione di di Feo erano presenti Massimo Cassano, capo della segreteria politica nazionale dell’UDC, accompagnato da esponenti del partito, come il consigliere regionale Francesco Lanotte e il coordinatore regionale Gaetano Brattoli. Presenti, tra gli altri, Carlo Laurora, commissario regionale di “Puglia Popolare”, e Rocco Di Leo, esponente provinciale di “NOI Moderati”. (Foto)

Attualmente, il Comune di Trinitapoli è amministrato dalla Commissione Straordinaria, nominata con decreto del Presidente della Repubblica del 5 aprile 2022. Con lo stesso decreto veniva sciolto il consiglio comunale di Trinitapoli per contiguità alla criminalità organizzata. Il periodo preso in esame dalla Commissione di accesso agli atti, insediatasi a Palazzo di Città, nel luglio 2021, comprende i circa 4 anni della gestione amministrativa della giunta di Francesco di Feo che va dal giugno 2016 al giugno 2020, e i 10 mesi della giunta di Emanuele Losapio (dal 21 settembre 2020 al 21 luglio 2021). Dagli accertamenti emersero “forme di ingerenza della criminalità organizzata che avevano esposto l’amministrazione a pressanti condizionamenti, compromettendo il buon andamento e l’imparzialità dell’attività comunale; arrecato grave pregiudizio agli interessi della collettività e determinato la perdita di credibilità dell'istituzione locale”.

Francesco di Feo, a chi gli chiede se non fosse stato il caso di fare un passo indietro, risponde: “Ritengo che all’applicazione dell’art. 143 del TUEL a Trinitapoli si sia giunti sulla base di sospetti, illazioni, calunnie, denunce e complotti”. E riguardo alle questioni illustrate nella relazione del Ministero dell’Interno, riguardanti i rifiuti, l’assegnazione di alloggi popolari, AVS, istituti di vigilanza, risponde: “Ho firmato l’estensione dell’appalto alla ditta che stava svolgendo il servizio di raccolta dei rifiuti, allo stesso prezzo che ci chiedeva SIA in quanto fino a quel momento il servizio era stato effettuato con ottimi risultati; il problema è sorto perché tra il personale di quella ditta c’era il parente di un pregiudicato. Stesso problema ha riguardato l’istituto di vigilanza, gli alloggi popolari e l’AVS”. Poi di Feo ha rivelato che desidera essere ascoltato dalla Commissione Antimafia. Ha affermato che “è necessaria una presenza forte dello Stato in un territorio macchiato da strisce di sangue, dove la Caserma non può chiudere alle ore 20”. Sulla Commissione Straordinaria ha sostenuto che i “commissari non sono nostri nemici e vanno rispettati”.

Inoltre, ha proiettato un video che racconta alcuni dei momenti dei suoi nove anni di sindacato (maggio 2011-giugno 2020). “È per questo - ha detto di Feo - che i cittadini mi fermano per strada e mi chiedono di tornare a fare il sindaco. Per tutte queste ragioni ho deciso di ricandidarmi, senza rivalse e con spirito di ricostruzione”. E a proposito di ricandidature ha fatto gli auguri a tutti coloro che in questo momento sono incandidabili (l’ex sindaco Emanuele Losapio, l’ex vice sindaca Maria Grazia Iannella e l’ex assessore Roberto di Feo) di tornare ad esserlo con la prossima sentenza della Cassazione.

GAETANO SAMELE

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