Le piccole azioni virtuose che possono trasformare Trinitapoli in un comune riciclone

TRINITAPOLI - Lo scorso maggio fu inaugurato dalla Commissione straordinaria il nuovo Centro Comunale di Raccolta dei rifiuti in via Pisacane, un’opera finanziata dalla Regione Puglia e dal Ministero dell’Interno con i fondi messi a disposizione per i Comuni destinatari di un provvedimento di scioglimento ai sensi dell’art. 143 TUEL (leggi, ndr).

Si attende ora il regolamento per conoscere orari e modalità di consegna dei rifiuti che i cittadini provvederanno a portare con mezzi propri, già opportunamente differenziati. L’efficacia organizzativa e le iniziative di promozione potrebbero aumentare di molto le percentuali annuali di raccolta differenziata. Questo servizio, tra l’altro, in molte città dove già esiste da vari anni, ha notevolmente ridotto anche l’abbandono incivile dei rifiuti lungo le strade periferiche, interpoderali e di comunicazione con i paesi vicini.

Inoltre, il Centro di Raccolta deve essere sostenuto da un piano di comunicazione capillare per ottenere risultati ottimali tali da consentire di avere delle premialità che ne riducano i costi.

È comunque compito di ogni cittadino dare una mano alla risoluzione di uno dei problemi più drammatici del terzo millennio: la produzione eccessiva di rifiuti e il loro smaltimento.

Nel nostro caso, quali potrebbero essere le “piccole azioni virtuose” che, moltiplicate per circa 14.000 abitanti, possono trasformare Trinitapoli in un “Comune Riciclone”?

1) RIDURRE LA PRODUZIONE DI RIFIUTI attraverso l’impegno di ogni famiglia a comprare di meno e a gettare di meno. Bisognerebbe evitare di comprare merce con imballaggi, preferire ad esempio prodotti sfusi e riutilizzare anche artisticamente, in casa o a scuola, gli oggetti da buttare.

2) FAR INCONTRARE LE ISTITUZIONI CON I COMMERCIANTI per la raccolta di bottiglie di plastica o di vetro in cambio di punteggi/ticket per la gratuità della spesa, ad esempio.

3) INFORMARSI SU COME LE CITTÀ RITENUTE VIRTUOSE HANNO ORGANIZZATO IL SERVIZIO DI RACCOLTA E SMALTIMENTO DEI RIFIUTI. Molti paesi, ad esempio, hanno fatto tesoro del decreto n. 360 del 2 settembre 2021. Il Ministero della Transizione Ecologica approvò il “Programma sperimentale Mangiaplastica” al fine di contenere la produzione di rifiuti in plastica attraverso l’utilizzo di eco-compattatori, di favorire la raccolta selettiva e il riciclo.

4) ORGANIZZARE INCONTRI CON L’IMPREGICO, L’AZIENDA CHE SVOLGE IL SERVIZIO DI RACCOLTA NEL NOSTRO ARO, perché i cittadini, per poter collaborare, devono conoscere in dettaglio in che modo è organizzato il servizio di raccolta dei rifiuti.

5) STUDIARE LA POSSIBILITÀ E LA CONVENIENZA DI TRASFORMARE LA TASSA IN TARIFFA per essere maggiormente incentivati a selezionare i rifiuti, potendo così risparmiare sui costi. In tal caso, il cittadino dovrebbe essere periodicamente informato sulle entrate provenienti dalla vendita delle frazioni differenziate.

Non sono necessarie azioni grandiose ed eroiche per partecipare al cambiamento, bensì “piccole azioni virtuose” che, moltiplicate per milioni di persone, possono veramente cambiare il mondo.

ANTONIETTA D’INTRONO