Ecomafie, conclusa la missione ‘Puglia’. Morrone: “Individuare strumenti a supporto delle forze dell’ordine e delle amministrazioni locali”

TRINITAPOLI - Si è conclusa la visita di due giorni in Puglia, nelle tre province pugliesi di Bari, Barletta-Andria-Trani e Foggia, da parte della Commissione parlamentare d’inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su altri illeciti ambientali e agroalimentari. La Commissione, composta dai deputati Jacopo Morrone (presidente), Carla Giuliano (M5S) e Marco Simiani (PD-IDP), accompagnati dalle forze dell’ordine, ha effettuato sopralluoghi in diverse aree di abbandono di queste province interessate dal deposito illegale di migliaia di tonnellate di rifiuti industriali provenienti, per la maggior parte, dalla Campania. Come si rileva dalle etichette ritrovate sulle balle compresse dei rifiuti, la maggior parte indica la provenienza da Napoli, Pomigliano d’Arco e dintorni.

Martedì 6 febbraio, la commissione, in mattinata, è stata prima in Prefettura a Bari per incontri istituzionali; nel pomeriggio si è trasferita a Barletta per un sopralluogo ad un terreno dove sono state abbandonate ecoballe. Si tratterebbe di uno “sversamento da parte di un bilico di rifiuti di tutti i tipi” di cui sono in corso accertamenti per stabilirne la provenienza.

Mercoledì 7 febbraio: in mattinata arrivo a Canosa per sopralluogo in un’area dove sono state abbandonate balle compresse; successivamente la Commissione si è trasferita a Minervino Murge per un analogo motivo; nel primo pomeriggio trasferimento a Manfredonia con sopralluogo al sito ex Bagni Romagna-Sciale delle Rondinelle. Al termine, si è recata a Foggia per incontri istituzionali, nella locale Prefettura.

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“Sono territori complicati - ha dichiarato il presidente della commissione Morrone (Lega) - dove c’è il fenomeno dello sversamento di rifiuti che deturpa, purtroppo, un paesaggio stupendo. E per capire questo fenomeno la Commissione d’inchiesta ha aperto un fascicolo”. “Noi - ha aggiunto - abbiamo un filone di inchiesta che riguarda la ‘Terra dei Fuochi’ e sarà da verificare se parte degli sversamenti” - visti tra Bari e il Nord Barese - “provengano proprio da quei terreni, dalla Campania in particolare”. Per Morrone “sembra esserci anche un traffico più ingente che riguarda un passaggio per i porti pugliesi, per poi andare in territori di altri Stati”.

Al termine della visita in Puglia, Morrone ha detto che intende proporre, come Commissione parlamentare d’inchiesta, “l’individuazione di ulteriori strumenti per coordinare le attività di contrasto al traffico di rifiuti e allo sversamento illegale di ecoballe in campagna, nelle cave, in zone di estremo pregio ambientale e a vocazione agricola, in particolare per poter avere una visione d’insieme sull’entità del fenomeno e per sostenere le amministrazioni comunali che non hanno obiettivamente i mezzi per intervenire singolarmente”.

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Infine, il presidente Morrone ha ringraziato le Forze dell’ordine per l’impegno profuso quotidianamente, i Prefetti e i Procuratori Capo delle tre province per il proficuo confronto. “La nostra attività - ha concluso - è finalizzata alla collaborazione con gli inquirenti ma anche a individuare ipotesi di supporto come per esempio la nomina di una figura commissariale, a livello regionale, di coordinamento sull’abbandono dei rifiuti, ma si sta pensando anche a possibili soluzioni di carattere normativo per intervenire in maniera più incisiva su chi organizza questi traffici e su chi si presta alla materiale esecuzione. In questo senso, organizzeremo audizioni per acquisire tutti gli elementi da chi ogni giorno affronta questi problemi”.

GAETANO SAMELE