Quarta (Azione): “Ancora rifiuti abbandonati per le strade di Margherita di Savoia. Ormai evidente l’inerzia amministrativa”

MARGHERITA DI SAVOIA - Il problema dei rifiuti abbandonati per tutta la città è annoso e colpevolmente irrisolto dalle amministrazioni comunali che si sono succedute nell’ultimo decennio.

Se da un lato l’inciviltà la fa da padrona, è ormai evidente l’inerzia amministrativa su una questione importante per il nostro territorio come l’abbandono incontrollato dei rifiuti. (Foto)

Nonostante una modifica del Testo Unico Ambientale (Decreto Legislativo 152/2006) abbia trasformato, dallo scorso 10 ottobre, l’abbandono e il deposito incontrollato di rifiuti da parte di un privato cittadino in illecito penale, un’azione repressiva preventiva e mirata avrebbe potuto notevolmente arginare un malcostume che danneggia quei cittadini solerti che costantemente rispettano il calendario della raccolta differenziata e il suo conferimento.

Eppure, l’Ufficio di Propaganda Comunale ha più volte pubblicato note con le quali si annunciavano sanzioni esemplari per i trasgressori, salvo poi successivamente apprendere che nel quinquennio 2018-2023 le sanzioni comminate ai trasgressori del cosiddetto “sacchetto selvaggio” sono state solo 75 (in cinque anni).

E nonostante il lavoro instancabile dei lavoratori addetti al servizio di igiene urbana, nulla è cambiato.

Non abbiamo notizie delle fototrappole; occorrerà una puntata speciale di “Chi l’ha visto?” per comprendere la fine che abbiano fatto.

Eppure, i punti critici per gli abbandoni sono facilmente individuabili e il fenomeno potrebbe essere limitato notevolmente, ma si è scelta la strada dell’indifferenza e della deresponsabilizzazione.

Un’inspiegabile inerzia ai danni dei cittadini, che vedranno costantemente aumentare l’ecotassa, non percependo nessun vantaggio da un sistema di raccolta tutt’altro che ottimale.

Il Sindaco e l’Assessore all’Ambiente dovrebbero dare un segnale di discontinuità a un fenomeno ormai diventato di rilevante importanza; la speranza è che percepiscano le responsabilità di tale inerzia e non ci ammorbino con il solito comunicato scialbo e senza riscontri oggettivi. In alternativa, si dimettano per manifesta incapacità.

VITTORIO EMANUELE QUARTA (Consigliere comunale Azione)